07 Sep

Fashion Trends 2022: la ripresa c’è ma alcune tecnologie saranno un must have


Fashion Trends 2022 raccontati dagli analisti di McKinsey, che consigliano caldamente a tutti gli operatori della moda di raddoppiare gli investimenti nelle tecnologie più innovative entro il 2030. L’obiettivo? Creare un vantaggio competitivo e stare al passo con i nativi digitali che, da qui ai prossimi anni, condizioneranno i modi e i tempi dello sviluppo come le generazioni precedenti non hanno mai fatto.

 

 

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In questi anni i brand della moda hanno affrontato una trasformazione inaspettata dei loro clienti, sempre più aperti ad usare i canali digitali per informarsi e relazionarsi con i loro marchi preferiti. Non a caso, la capacità di gestire al meglio la customer experience è diventata il più grande vantaggio competitivo e il principale fattore di differenziazione nel mantenimento della fiducia e della fedeltà. Perché, senza fedeltà, non c’è business che tenga.

 

Il Fashion torna a crescere. Con dei se e con dei ma

La buona notizia è che in questi tre anni l'industria della moda ha mostrato una maggiore resilienza e una capacità di affrontare le sfide più rapidamente di quanto previsto dagli osservatori. Solo il 7% delle aziende ha lasciato completamente il mercato a causa di difficoltà finanziarie o perché sono stati acquistati dai competitor. Nel 2022 gli analisti sottolineano una ripresa generale, anche se abbastanza diversa da Paese a Paese. Nel rapporto “The State of Fashion 2022 Survey” gli esperti di McKinsey sottolineano come, rispetto alle previsioni, il business dell'intera industria della moda già alla fine del 2021 il business era nuovamente allineato ai fatturati pre-pandemia. Con dei se e con dei ma: l’invasione dell’Ucraina, la crescita dell’inflazione, la crisi energetica, l’impatto della variante Omicron destabilizzano pesantemente i mercati. L’allentamento delle restrizioni e i cicli vaccinali stanno portando nuovamente le persone a rinnovare il guardaroba ma al momento è difficile fare previsioni oggettive su come si svilupperanno i modelli di consumo. Fornitori, brand e rivenditori del Fashion devono prepararsi a una serie di sfide che impongono l’uso sempre più spinto della tecnologia.

 

Fashion Trends 2022: crescono gli investimenti tecnologici

Nel 2021, le aziende di moda hanno investito tra l'1,6 e l'1,8% dei loro ricavi in ​​tecnologia. Entro il 2030, tale cifra dovrebbe salire tra il 3,0 e il 3,5 per cento. I brand del Fashion sono consapevoli di come la tecnologia crei un vantaggio competitivo nelle attività di contatto con i clienti, ma anche a supporto delle’operatività produttiva e distributiva. Tra i Fashion Trends 2022, l’identificazione automatica, la robotica, l'analisi avanzata e le applicazioni in-store non solo aiutano a semplificare i processi e supportare la sostenibilità, ma contribuiscono a creare un customer engagement eccezionale. Dal digital signage ai totem interattivi, dai beacon ai magic mirror, dalle teche interattive ai pathfinder, dalle etichette intelligenti alle app, la quantità di tecnologie che arricchiscono il customer journey del cliente negli store deve essere orchestrata dal marketing con grande lungimiranza, per generare un’esperienza senza frizioni tra la dimensione digitale e quella fisica.

 

 

Di seguito i Fashion trend 2022 segnalati dagli analisti

 

#1 Supply chain più agili, integrate e resilienti

L'industria della moda dipende da un'intricata rete di fornitura globale oggi sotto pressione per motivi sanitari, economici e politici. Secondo gli analisti, la metà dei dirigenti del fashion (49%) considera le interruzioni sulla catena di approvvigionamento tra le cause che avranno maggiore impatto sul proprio business nel 2022. Al di là della volatilità della domanda e dei ripetuti stop&go logistici, la scarsità delle materie prime e dei semilavorati e l'aumento dei costi di spedizione impongono ai brand di ripensare le loro strategie di approvvigionamento. Da sistemi di prototipazione digitali basati sulla modellazione 3D utilizzati anche per gli showroom virtuali, a linee di produzione sempre più flessibili, con una movimentazione dei prodotti sempre più intelligente, connessa e comunicante in modo da abilitare sistemi di distribuzione e di consegna trasparenti anche verso i clienti finali, i brand della moda devono rivedere profondamente processi e modelli organizzativi. Dal back end al front end i sistemi di tracciabilità e di rintracciabilità dovranno condividere le informazioni anche con i consumatori finali che vogliono essere certi che quello che comprano è autentico, con le stesse garanzie di servizio pre e post vendita dei loro acquisti in store. Anche perché l’esplosione dell’e-commerce non è un fattore temporaneo. È un’ulteriore evoluzione dei comportamenti d’acquisto che si affianca a quelli esistenti. Il che impone nuove logiche di co-creazione e di collaborazione delle supply chain basate sull’integrazione, la standardizzazione e la sincronizzazione.

 

#2 Prodotti dotati di passaporto digitale

Con l’obiettivo di potenziare le soluzioni di autenticazione, incrementare la trasparenza informativa e dimostrare la loro sostenibilità, i marchi stanno utilizzando un portafoglio di tecnologie per archiviare e condividere le informazioni sui prodotti sia con i consumatori che con i partner. Nel 2022 circa 2 dirigenti della moda su 5 prevedono l’adozione dei passaporti digitali associati ai loro prodotti.

 

 

Crescono gli investimenti da parte degli operatori del fashion in tecnologie digitali che consentono di aggiungere sistemi di identificazione univoci che integrano molte informazioni digitali che arrivano a integrare anche la certificazione di autenticità di ogni singolo prodotto. Questo tipo di informazioni entrano a far parte di un corredo di dati prezioso che mette a sistema l’origine, la provenienza e le modalità di lavorazione dei prodotti della moda. Tag RFID, NFC e tutta la sensoristica associata alla IoT, includendo gli smart code di ultima generazione come, ad esempio, Vericode, aiutano i marchi a contrastare la contraffazione, differenziarsi e rafforzare la fiducia dei consumatori e ad aumentare i loro livelli di fidelizzazione, le aziende devono fondersi attorno a standard comuni e impegnarsi con progetti pilota su larga scala.

 

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Rispetto alle tradizionali etichette cucite, infatti, le etichette tecnologiche (smart label) forniscono record di prodotto autenticati, inclusa la cronologia di proprietà, i dati sull'autenticità del prodotto e la provenienza dei materiali. Quando un cliente acquista un prodotto, riceve un certificato crittografato contenente informazioni sul processo di produzione. In questo modo non solo può verificare se sta acquistando un prodotto autentico ma sa che può rivolgersi all’assistenza che riconosce immediatamente i prodotti, garantendo tutti i servizi post-vendita come, ad esempio, le riparazioni. Inoltre, i passaporti dei prodotti supportano anche tutte le crescenti iniziative legate all’economia circolare, come la rivendita e il riciclaggio di un capo, fornendo dati dettagliati sui materiali, che facilitano la raccolta e lo smistamento degli indumenti per il riciclaggio su larga scala. Ecco perché tra i Fashion Trends 2022, l’AutoID più smart si conferma il tech trend su cui i brand investiranno maggiormente.

 

 

#3 Risolvere e ottimizzare la logistica inversa

L’onda montante dell’e-commerce impone ai brand del fashion di risolvere in modo intelligente anche la logistica inversa. I prodotti che vengono restituiti, infatti, tornano come singoli articoli, in condizioni sconosciute, spesso lontano dal luogo in cui sono stati acquistati o dove si trova il grosso dell’inventario. Spesso i dipendenti che gestiscono i prodotti restituiti non hanno una comprensione dei processi di attenuazione specifici necessari per la rivendita. L’accesso a un passaporto digitale che rende più trasparenti le informazioni anche agli operatori della logistica inversa possono essere accelerati tramite applicazioni che offrono flussi di lavoro specifici per prodotto, guidando un dipendente del magazzino o del negozio al dettaglio attraverso i compiti necessari per riportare quel capo più rapidamente alla rivendita, attraverso un canale secondario. Questo non è solo importante per la redditività, ma anche una componente chiave per costruire un’economia sostenibile e circolare.

 

#4 Fashion data driven

Gli strumenti digitali hanno incrementato la quantità di informazioni a disposizione dei brand del fashion. Nel novero dei Fashion Trends 2022 troviamo al primo posto anche l’utilizzo di sistemi di analisi sempre più sofisticati, gli operatori del fashion stanno trasformando parti chiave della catena del valore della moda. Stando ai dati di un’indagine di IDC, il 43% dei rivenditori del settore fashion sta pianificando di implementare l’analisi e la misurazione delle performance promozionali nei prossimi 12 mesi. Il 44% sta attualmente implementando la ricerca visiva e la gestione degli ordini B2C come applicazioni di e-commerce. In generale, la collaborazione dell’ecosistema e l’ottimizzazione delle consegne dell’ultimo miglio sono tra le priorità per le innovazioni della supply chain, mentre i rivenditori stanno puntando al miglioramento del valore del brand, affinché si rafforzino le relazioni con i clienti. Ad oggi queste ottimizzazioni sono spesso nascoste all'interno delle organizzazioni, limitando il potenziale di miglioramenti interfunzionali, in una logica di maggiore integrazione e condivisione in una logica di filiera. I marchi dovrebbero intraprendere un'integrazione della catena del valore end-to-end per creare modalità operative più efficienti e redditizie. I sistemi di tracciabilità basati su software di tracciabilità e soluzioni avanzate di big data management aiuteranno i marchi di moda ad arrivare lontano nelle loro catene di approvvigionamento per comprendere l'intero ciclo di vita dei loro prodotti, soprattutto se si vuole cavalcare il tema della sostenibilità. Sapere da dove provengono esattamente prodotti e materiali è determinante, sia per dimostrarne l’autenticità sia per risalire ai singoli anelli che compongono il flusso industriale. Nessuno può dire che un maglione è al 100% in cotone biologico se non può risalire alle origini di quel cotone. Da questo puto di vista l’industria della moda è ancora molto frammentata e con una visibilità scarsa sulla supply chain. Il settore non ha ancora imparato a sfruttare pienamente soluzioni tecnologiche dall’intelligenza artificiale all’apprendimento automatico e piattaforme di IoT, che permetterebbero, dove applicate, di governare meglio le catene di approvvigionamento globali.

 

#5 Iper-personalizzazione

Per molti marchi di moda, progettare una customer experience rilevante diventerà una pietra miliare delle loro attività digitali. Anche perché oggi i loro clienti non si aspettano niente di meno. La stragrande maggioranza dei consumatori del lusso (89%) ritiene che l’attenzione riposta da un brand all’innovazione e alle nuove tecnologie sia un motivo determinante per l’acquisto di un articolo (Fonte: “The State of Smoooth: Alla scoperta del Lusso nel 2022” - Camera Buyer Italia). I progressi nel campo dell’Intelligenza Artificiale e di strategie di engagement in chiave crosscanale garantiscono alle aziende una gestione dei comportamenti dei consumatori in tempo reale che vanno ben oltre le banali transazioni. Tra Fashion Trends 2022 segnalati dagli analisti il radar punta all'engagement iperpersonalizzato. La tecnologia aiuta a trasformare l'e-commerce basato sulla ricerca in una scoperta individualizzata di prodotti e stili. Ciò può consentire ai clienti di accedere regolarmente a siti Web e mercati curati, dalle pagine di destinazione ai pagamenti. Per trasformare questa visione in realtà, i responsabili delle decisioni devono collegare e sincronizzare tutti i touchpoint fisici e digitali utilizzati dai loro clienti mentre cercano informazioni, fanno acquisti, rilasciano recensioni, esprimono i loro stati d’animo, contattano il customer care, cliccano su una newsletter, scansionano un Qr code e via dicendo. L’importante è colmare il divario tra i canali online e offline, offrire esperienze di marca in un’unica soluzione di continuità e imparare a usare le tecnologie in maniera più olistica e integrata, abilitando un’unica cabina di regia per gestire ogni tipo di interazione dei clienti con specchi magici, appendini connessi, ologrammi interattivi, market place, landing page e via dicendo. Le app mobili in negozio di clienteling, ad esempio, offrono un modo semplice per i dipendenti del negozio di servire i clienti, mentre le app mobili in negozio possono aiutare ad aumentare il coinvolgimento, ridurre i punti deboli dei clienti e aumentare il tempo trascorso a navigare. Più del 60% dei dirigenti della moda ritiene che la creazione di processi digitali integrati nelle loro organizzazioni sarà una delle loro 5 priorità da qui al 2025.